• Pubblicata il
  • Autore: La maiala
  • Pubblicata il
  • Autore: La maiala

La vacca maiala femminella - Fermo Trasgressiva

Poveri, quelli che crederanno che le mie storie sono false o frutto della mia più fervida immaginazione, poveretti! Solo Dio sa se quello che sto per raccontare è davvero successo o meno, anzi, questo è soltanto uno dei primi racconti della mia pazza vita sessuale, seppur incosciente.

Mi chiamo Lucy e sono letteralmente una vacca lurida, bagascia, ingoiasborra, sfondata, rotta in culo. Ho 27 anni, napoletana, sono una travesta in privato, ma già la natura mi ha aiutata parecchio: ho un viso femminile (e non solo) del tutto rispettabile, occhietti da cerbiatta, labbra napoletane, delicatezza dei tratti, culo sodo, cosce sode, 1 71 ben piazzata a culo-cuscinetti e cazzettino piccino, non grassa.

Spesso d'estate, quando l'aria era pesante e la noia insopportabile (viste le vacanze ancora lontane), me ne andavo in giro in tutto il centro storico di Napoli, un po' di qui e un po' lì, andavo alla feltrinelli, oppure a magiare una granita. Se capitava cercavo di accalappiare qualcuno per farmi inchiappettare in un cortile abbandonato, cesso pubblico, palazzo, da vera lurida.

Una delle mie più belle avventure è successa due anni fa, io, Lucy la vacca stava rincasando, ero tutta stizzata per via della metro puzzolente e viscida, e per quel caldo appiccicoso, non vedevo l'ora di ritornare a casa per tuffarmi nella doccia, eppure avevo anche una certa voglia, mi sentivo tutta un fuoco. Le mie guanciotte tutte rosse e vogliose, insomma ero infoiata. Avevo proprio voglia di un bel un cazzone in bocca, sentire le palle sbattere contro il mio mento.

Arrivo nella mia zona, precisamente a Piazza Italia e non avete idea cosa sia successo. In mezzo alla piazza c'era un cantiere della nuova metropolitana, e lì, si proprio lì, solo soletta in quella sera d'estate torrida e noiosa, c'era una guardia giurata sui 40 anni. Un maschiaccione napoletano moro, bel viso, e bel pacco, almeno così potevo intuire. Oddio pensai, e ora?? Io devo fare un bocchino con ingoio a questo, assolutamente, devo farmi fottere assolutamente, sbattere...

Io devo svuotare assolutamente il cazzo a questo, io devo svuotargli i coglioni, ho bisogno di sborra immediatamente.

Avvistai una panchina, mi sedetti, mannaggia pensai, non fumo più che son tre anni cacchio! ora con che scusa potrei avvicinarmi? Così dissi tra me e me, dai Lucy, sei la femminella più vacca di Napoli e provincia, inventati qualcos'altro.

E così presi il cellulare, feci finta di parlare a telefono, lui era lì che fumava fuori al cantiere, mi osservava ma niente di che. Gli passai accanto facendo finta di smanettare col cellulare e fissandolo, ma ancora non mi FILAVA DI STRISCIO.

Io infuriata, dissi ma come, vuoi farmi credere che quel pacco non avrebbe bisogno di un bel culo sodo giovane e a mandolino o di una boccuccia calda come fosse una fichetta bagnata? Di un visino delicato da macchiare di sborra?

Così mi dissi, ok, vuoi giocare duro, mi piantai di nuovo su quella panchina e quando rivolse di nuovo lo sguardo verso di me, mi trovò con un bel dito medio infilato in bocca e che succhiavo avidamente, con occhi da bagascia assatanata, manco avessi avuto di già il suo cazzo tra le mani. Succhiavo quel mio ditino medio barcollando la testa di tanto in tanto e fissandolo con i miei occhiettini da femminella infoiata.

E così BINGO. Finalmente la sua attenzione tutta su di me e continuava i suoi ultimi tiri di sigaretta, poi la classica manina in tasca e proprio da qui capii OKKKKK è FATTA QUESTO MI FOTTE COME UNA VACCA, ODDIO ODDIO ODDIO ODDIO IO GLI SVUOTO I COGLIONI ODDIO SONO MALATA DI CAZZO, ODDIO CALMATI Lucy CALMATI.

Mi avvicinai, il cuore mi batteva forte, mi guardava con quegli occhi tetri senza emettere alcun tipo di emozione, comincio a sculettare verso di lui e a fissarlo, il cuore a mille, oh cielo Lucy di nuovo che scopi con sconosciuti, di nuovo??? SEI PAZZA SEI UNA LURIDA PAZZA FEMMINELLA, e VACCA.

"CIAO, hai una sigaretta?" Lui in un napoletano di provincia (nel senso che parlava un dialetto strano) "Certo, certo, come no tieni". E POI E POI la pazza che era in me non si è fatta attendere. "Sai non fumo in realtà, lo vuoi un bocchino??" Oh cielo... il cuore a mille, in quegli attimi pensai ok ora questo mi molla un ceffone e finisce la storia.

Lui mi guardò, mi sorrise, e sempre in napoletano provinciale "Ma o saje che par propr na signurinelle??" (lo sai che sembri proprio una signorinella)... Grazie gli dico...

E lui "Mo voglie fa fà nu bucchin, però fra mezz'ora ven nu colleg ro mie" (me lo voglio far fare un bocchino però fra mezz'ora viene un mio collega facciamo presto)... gli ridiedi la sigaretta e cominciò a dialogare...

"ENTRA NEL CANCELLO, vai vai"...
Entrai nel cantiere, una puzza orrenda di fogne, di calcinacci bagnati, ecc.... delle scale che portavano ai binari, oh cielo pensai, il cuore sempre che mi battevaaaaaa a mille, dove sto andando? lui dietro di me che mi parlava "Te piace o pesce eh?" (Ti piace il cazzo eh?)..."ma sient, ma fai sul e bucchin, io to mette pure" (Senti, ma fai solo i bocchini? Io te lo metto anche dentro)...Ok dissi...

Arrivammo ai binari e così pensai, sono la prima napoletana che vede questa stazione. Chiesi, ma non ci sono le telecamere? Lui disse "no macchè, mò a stanne facenn" (no ma che, se la stanno facendo ora questa stazione...)....

E così mi ritrovai già in ginocchio, lui che mi sorrideva, io lo fissavo e il cuore sempre a mille, chissà che cazzo ha pensai e davanti a me ecco di già una bella nerchia durissima, svettante come un albero di una nave e golosa.

Lecco le palle, il suo volto è rivolto verso l'altro e occhi socchiusi, lecco le palle e già sento il suo sperma che vorrebbe esplodermi in bocca, le lecco per diversi minuti mentre lui si masturba, poi dolcemente mi concentro sulla cappella rossissima, la lecco, lo fisso con quegli occhietti da troietta intensamente mentre lo faccio, e poi con la punta della lingua lecco tutto il ponte e sorrido come un lolita femminella pazza e bagascia.

Poi comincia il bello, fino in gola, sento le sue mani tra i miei capelli, non ho più scampo, la cappella già mi entra in gola e mi provoca dei soffoconi non indifferenti, non posso più ribellarmi ormai sono una schiava del suo cazzo. Sento le palle sbattere contro il mio mento, mentre faccio fatica a trattenere quella nerchia enorme nella mia boccuccia. Ma non voglio deluderlo! Faccio tutto quello che posso, fino in gola, ancora le palle che sbattono sempre più forte contro il mio mento, nel frattempo con una mano lo masturbo intensamente, il suo volto è sempre rivolto verso l'alto.

Con quel cazzo in bocca mi sento una vacca più che mai, ecco che finalmente mi lascia libera di gestire il suo cazzo e lascia i miei capelli. Lo masturbo intensamente, lecco di nuovo quelle palle, voglio così tanta sborra in gola, penso avidamente!

Ora tocca a me farti sognare tesoro, e ricordati sempre di Lucy la vacca, per sempre. Lo prendo, lo masturbo con così tanta forza da farlo quasi venire, lo succhio, è durissimo, i miei occhi sono spalancanti, sono una BAGASCIAAAA, la trasformazione è completata ormai, sputo sul cazzo, lo lecco, lo bacio, lo CONSUMO LETTERALMENTE E POI LUIIIIIII "uuuuu uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu..." e ancora una ciucciata avida, con quegli occhi, quelle guanciotte rosse che stanno per esplodere...

Mi stacco violentemente, mi getto a terra, in mezzo a pietre e calcinacci, lui abbassa di colpo lo sguardo, e mi dice "ma che cazzo fai??? Stavo sborrando", de io "non vuoi più mettermelo nel culo?" e mentre dico questo già mi sono abbassata la tutina aderente bianca da zoccola che indosso sempre ed esalta le mie forme da vacca femminella, e rido in maniera isterica ed eccitata, lui mi fissa e dice va bene, alzati...

Mi guardo intorno, sculetto col sedere da fuori, tutto bello sodo, faccio qualche passo e c'è un bel mucchietto di mattoni, mi appoggio sopra a 90, ok baby ho bisogno di un toro, fa il tuo dovere e ingravida la tua vacca.

Più vacca di così non ero mai stata fino ad allora, o forse sì? Cmq sia sembrava un set di un film porno, io a 90 su quell'ammasso di mattoni mentre con la coda dell'occhio aspettavo il cazzone nel culo, ero ancora più eccitata al pensiero che quei mattoni su cui ero appoggiata, erano stati toccati da decine di operai: mi eccitati ancora di più nel pensare che mi sarei fatta sfondare lì appoggiata a 90, proprio in quel momento, da tutti quei maschiacci, ma proprio tutti quei giovanotti, tutta lì buona buona a 90 ad espettare il cazzo di turno...

Ecco, ha appoggiato la cappella, si sta facendo strada, sono già tutta dilatata, gli dò una mano nell'allargare le chiappotte sode, ma poi sento un pochino male e mi trattengo e poi lui la botta finale... mi alzo di colpo dal dolorino, sono di schiena contro il suo petto e sono ancora più eccitata, avevo pensato ad una pecorina e invece mi sta scopado all'impiedi...io sono tutta inarcata su di lui, aggrappata col braccio destro al suo collo, mentre mi mantiene per i fianchi e ci dà dentro.

PAM, PAM, PAM, PAM, sento quella nerchia enorme dentro di me, e il mio culo diventa sempre più accogliente, che goduria, vedo soltanto il soffitto di quella galleria sudicia, e lui continua a penetrarmi come l'ultima delle bagasce. Uno schiaffo sul culo, una strizzata di fianchi più forte e poi UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU

Vedo il suo volto anch'egli rivolto di nuovo verso quel soffitto lurido e barcolla un pochetto e sento le ultime spinte dentro di me, e poi si accascia sulla mia schiena...

Si stacca da me, sono di nuovo a 90 su quei mattoni, mi sento fecondata, letteramente, ho la mia patatina anale tutta fradicia di sborra. Sono ancora sconvolta da quello stallone napoletano di provincia.

Mi alzo su la tutina, lui si sta aggiustando i panta, tira su la cerniera e mi dice che devo andarmene presto, sta a momenti per arrivare il suo collega.

Saliamo le scale in silenzio tombale, io sono soddisfattissima di quello stallone, ecco che apre il cancello, di nuovo quell'odore sudicio e poi uno sguardo di graditudine da entrambi i lati...

"Ciao, grazie, ciao".

Cammino in quella pazza notte napoletana con quel nettare tra le mie natiche, che pazza bagascia che sei sono!!

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati