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  • Autore: Giulio
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Mia moglie Madame2 - Fermo Trasgressiva

Per chi ha letto,non credo perché' ancora non e' stata pubblicata, mi presente di nuovo per tutti. Giulio marito cornuto. Mia moglie, bionda, 38enne e fidatevi dalle curve aL punto giusto. Diciamo la classica ragazza solare con l'occhialino innocente e gli occhi da maialina. Da molto tempo, che sappia io da un anno, farsi corteggiare ed usare un po' da perfetti sconosciuti. Meglio se over60 e per nulla attraenti. Almeno non per i canoni normali. Lei non ha capito che io so di questa sua cosa. La seguo e guardo. Come il più' schifoso dei guardoni. Madame, la chiamo così', per come si comporta e la padrona di se in certe situazioni. Contrarie alla sua persona normalmente. L'ultima volta? Un mese fa circa. Piove, sabato pomeriggio e mi dice che deve uscire fare dei giri, torna per cena. Io so che in questi casi potrebbe altro. Infatti, fingo di non uscire, sono stanco le dico e forse lavoro da casa. Non che mi abbia invitato, infatti mi saluta con un bacio e sta per uscire. Perché'? Sei così' bella per fare pochi giri le dico. Sorride, fa una smorfia simpatica e si chiude la porta alle spalle. Piove, fa freddo e lei indossa; stivale nero aderente tacco 12, calze lucidissime nere, vestitino di lana a tubino, giaccone nero e rossetto rosso sulle sue labbra perfette. Occhialino immancabile. Aspetto 2mn, infilo la giacca e la seguo. Con la macchina il suo breve vantaggio sul viale lo recupero subito. Lei in auto a 50mt nel traffico. Gira e ti rigira e finisce al centro commerciale fuori città'. Parcheggia, tra l'altro mille auto. Scende e si incammina nella bolgia del dentro commerciale. Sapevo già', non era la priva volta, la meta ed il suo piano. Che Troia, di solito, gira per le vetrine, ancheggia, scruta assorta, poi si piega, scodinzola come una micetta ed una volta che la preda la nota, inizia la danza. Eccolo! Solito signore, magari con la moglie dal parrucchiere, da solo. Prima la fissa a distanza. Poi finge di visionare anche lui la vetrina. Sempre più' vicino. Avrà' avuto 63/64 anni, quasi pelato, pancione, giaccone rosso pesante, jeans molto logoro e vecchio stile. Mocassini, sciarpone a scacchi adagiato sulle spalle. Il classico tizio che ti abita con la moglie civetta al piano di sopra. Neanche una cena a natale una figa come mia moglie ci farebbe con uno così'. Con quello sguardo inebetito e porco le fissava il culo, con li piegata in avanti a leggere un cartellino. Lei, accortasi del tipo, inizia a sporgersi, inarcarsi a sufficienza, inumidirsi e mordicchiare il labbro, poi una rapida e penetrante occhiata. Lui non ci crede. Sempre più' vicino. Entrano nel negozio, lei gira l'angolo, e lui a due metri massimo. Continuano così', la vedo che conosce tutta la cosa, la gestisce,la domina. Gode nel farlo sbavare. Che Troia! Ora, si piega quasi carponi sulle caviglie, scende in basso, il tizio rimane in piedi alla sua sinistra. Lui le dice qualcosa. Vedo il movimento impercettibile della bocca di lui e lei da giù' sorride,risponde e poi si mordicchia la punta del dito fissandolo. Lei facendolo sembrare un gesto involontario, inizia ad accarezarsi avanti ed indietro con entrambe le mani le cosce affusolate ancora coperte dal vestitino. Il cappotto ora e' aperto e da quella posizione un bel po' di cosce il tizio le può' visionare molto bene. Parlano, lui si guarda intorno preoccupato e poi torna su di lei. Sbadatamente, per prendere un modello alla sua sinistra urta la patta del tizio. Lui ha un piccolo sussulto e se ne esce con una risatina soddisfatta. Lei portandosi il palmo davanti la bocca a cuoricino, fa la classica espressione, ops! Scusi tanto. Troia! Io intanto, dietro una colonna del centro commerciale, potevo ammirarli con non poca difficoltà'. Ogni tanto perdevo il contatto, poi tornavo ad osservare i loro progressi. Lui era rosso in viso, già' gonfio di suo, sembrava un peperone. Lei invece, tutta in tiro ancora piegata, con la testa in su' , sembrava una cortigiana pronta per l'uso. Andarono avanti per 7/8 minuti. Poi le si raddrizzo' , tiro' su da dietro il cappotto con la scusa di aggiustare il vestito, mostro' al porco per pochi istanti tutto il suo culo sodo. Coperto dai collant, comunque bello sodo, tutto in mostra. Lui non fece finta di non guardare. Lei sorrise, con il sopracciglio sottolineo' di aver capito. Incamminatasi verso l'uscita, il tizio prima titubante, poi affrettando il passo, uscì' dietro di lei. Poco fuori, le prese il gomito per rallentare il passo di lei. Allora, fingendo sbigottimento, si volto' di scatto verso il vecchio maiale. Compresi molto vene il loro dialogo. Si che c'è'? Disse lei. Il tubino nero, metteva ben in risalto un bel seno sotto la lana. uomo prima fisso' le bocce e poi disse;" perché' vai via? Fermati!". Lei allora aggiunse, devo andare e' tardi. Lui, dai su non fare la stronza, ti posso dare anche una cosa, però' io ho capito che potevo approfittare!. Lei, fingendo come una vera attrice, disse:" cosa hai capito? Guardi che si sbaglia, io sono una signora". Lui, ancora più' rosso e praticamente arrapato, si gioco' tutto. Dai! Ho il cazzo che mi esplode, andiamo in bagno, una sega e giuro che vado via e non mi vedi più'. Cento euro. Lei, si guardo' intorno, si inumidì le labbra e disse:" non voglio i tuoi soldi, se ti masturbo e' perché' mi va". Brava mignotta, disse lui. Andiamo al bagno aggiunse. No fece lei, andiamo nei garage, c'è' un angolo al sicuro senza telecamere o rotture. Vado avanti io seguimi concluse. Si avviarono a l'ascensore, una avanti e l'altro, ciondolante per la stazza dietro. Segui i due, cavolo ero arrapato. Non era la prima volta ma ogni volta era come se lo fosse. Quella troia selezionava e poi portava a termine ogni suo tentativo. Probabilmente amava stuzzicare vecchi porci, come nei film a luci rosse, per sentirsi usata, per cambiargli la vita o non saprei. Vedevo comunque lo sguardo soddisfatto e completamente preso di lei. Si chiusero le porte de l'ascensore ed i due soli sparirono dalla mia vista. Dovetti correre per le scale, per non perderli ed arrivare prima di non essere visto. Arrivai con il fiatone che le porte si aprivano a 40mt da me, potei vedere bene, i due corpi ritrarsi uno dall'altro e la mano di lui uscire da sotto il cappotto di lei. Sicuramente l'aveva palpata a dovere. Camminarono senza dire nulla per 200mt e dietro un angolo di un vicolo cieco e parcheggio, semi buio per giunta, girarono il muro. Per poterli osservare, dovevo fare un giro molto più' ampio, attraversare una sezione molto ampia e ritrovarmi sulla destra di quel muro. Ci misi almeno 2mn. Arrivato, scorsi di fronte a me, i due. Non avevano perso tempo. Lei spalle al muro, cappotto quasi a terra, vestitino quasi alla vita. Una coscia stretta nella mano di lui e la lingua completamente mangiata nella bocca sempre di lui. Limonavano avidamente. La seconda mano di lui, fuori dal mio campo visivo, probabilmente stava lavorando dietro il ventre della mia signora. Da l'impercettibile movimento del bacino, forse stava frugando il bauletto sodo di lei. Poi una bella sfregata a pieni mano sul pube, su e giù' a scaldare la topina. Ogni tanto le lingue si staccavano e lei come una porca titillava con la punta della lingua il labbro carnoso di lui. Poi la lingua su e giù' a pulirgli bocca e naso. A questo punto, poiché' la pancia costringeva il tizio a rimane leggermente di lato rispetto al corpicino della mia bella moglie, vidi molto bene, la mia signora aprire la patta dei pantaloni. Con una mano frugo' e sguaino' un Cosino niente male già' fradicio. Inizio' a menarlo a ritmo cadenzato, con la manina piena limonava su e masturbava giù'. La mia signora, Madame, divarico' le gambe, con una mano si stava toccando da se, dentro i collant. Lui allora inizio' ad ansimare come un cinghiale. Strabuzzare gli occhi ed inarcarsi dalla goduria. Le diceva di tutto, quasi ad alta voce. Troia dai fammi godere. Zoccola dai lavoralo bene. Sei proprio brava troia. Lei non faceva altro che lavorarlo e socchiudere gli occhi soddisfatta. Poi vidi il collant abbassarsi fino a scoprire del tutto la vulva. Pulita, sicuramente umida. Intravidi che da dietro, il porco la stava masturbando e forse penetrando con un dito. Vedevo un lembo della mano comparire e scomparire sotto di lei. Allora lei li' inarcco' i fianchi e gemette di piacere. Le piaceva il dito gonfio e rozzo dentro il ventre. Entrambi presi a masturbarsi, mio malgrado mi sbottonai anch'io la patta. A quello spettacolo replicai con una mega sega. Il porco resistette più' di me, infatti poco dopo sbottai tutto il mio succo in terra con tre sfotti pieni. Mentre mi ripulivo alla meglio e cercavo di non far cadere i pantaloni a terra, il tizio sbotto' con un rantolo ancestrale tutto il suo sperma. Inarcato e con mezza trippa di fuori, vidi un ruscelletto zampillare a terra. Lei lo fissava,estasiata, ancora intenta a godere del dito di lui. Lo massaggio' fino a l'ultimo. Tutto lo vide uscire. Per ultima si piego' leggermente sule ginocchia e comincio' anch'essa ad aiutarsi per culminare con la sua venuta. Godeva e si inarcava mentre lui la penetrava con almeno un dito e con lei davanti a masturbarsi con tutta la mano. Godette come una cagna. Mentre lui, soddisfatto, bofonchiava qualcosa, lei ancora restava appoggiata a godersi l'estasi. Lui subito sparì' trotterellando via. Lei. Lentamente si rivestì', raccolse cappotto e borsa. Il trucco lo aggiusto' alla meglio ad uno specchietto e poi sparì' anch'essa. Troia. Troia, mille volte Troia. Un vecchio porco pancione, l'aveva usata. Per quanto porco nemmeno la poteva scopare, comunque l'ha usata senza ritegno. Lei ha goduto, perché' Troia. Tornai a casa.


Non era la prima, credo nemmeno l'ultima. Ogni volta però' a casa, tutto sembrava normale. Lei attenta e premurosa, io cornuto a fingere di non sapere nulla. Ho la moglie giovane e bella che si da sbattere come una Troia da vecchi porci. Perché'?

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